CMS : Quando utilizzare un Content Management System è sconsigliato ?

La moda degli ultimi 7 anni è stata caratterizzata dall’uso e abuso dei CMS.

Tra i vari effetti positivi che abbiamo visto c’è stata l’enorme produzione di blog, siti web, e community (anche di un certo spessore).
La realizzazione di progetti di una certa complessità non sarebbe stata infatti possibile in un ipotetico mondo senza CMS a patto di non investire moltissimo tempo e denaro nello sviluppo di una soluzione ad-hoc.

L’utilizzo di queste piattaforme invece (citando tra più famose: WordPress, Joomla, Drupal) ha permesso tramite un approccio stile LEGO (tanti piccoli mattoncini da montare insieme) di assemblare in tempi record e a basso costo progetti decisamente ambiziosi spesso corredati di feature non banali come forum, galleria immagini, e gestione community (basti pensare al fantastico Community Builder per Joomla).

Inoltre la possibilità di “assemblare” graficamente i vari componenti del CMS ha permesso la creazione di siti web completi (e spesso complessi) anche a coloro che non avevano la competenza necessaria in materia di programmazione per creare da zero qualcosa di vagamente utile per soddisfare le proprie esigenze.

Oltre all’uso corretto dei CMS, non si è potuto far a meno di osservare un abuso sempre crescente nell’utilizzo dei CMS anche per progetti banali che addirittura avrebbero potuto esser realizzati tramite pagine statiche o nei casi peggiori con un po’ di php e mysql.

In molti casi l’impiego di un CMS può non essere la soluzione ottimale né per il cliente né per l’agenzia.

Elenchiamo dunque alcuni degli aspetti da tener in considerazione quando si intende scegliere un CMS per la realizzazione di un sito web.

  • Scarsa malleabilità : un CMS per quanto possa essere malleabile e configurabile non sarà mai in grado di soddisfare ogni nostra esigenza nel modo in cui lo riteniamo opportuno. Si finisce dunque per rinunciare a parte delle nostre esigenze e a piegarci nei confronti del CMS piuttosto che piegare il CMS alla nostra volontà.
  • Sovradimensionamento : è inutile usare una Ferrari SOLO per fare 500 metri di strada e andare al supermercato. Un CMS normalmente di default offre una serie di funzionalità esageratamente vaste. Sarebbe dunque inopportuno, dispendioso e concettualmente errato, installare un CMS solo ed esclusivamente per gestire una sezione news dinamica o una banalissima galleria di immagini.
  • Istruzioni d’uso e curca di apprendimento: consegnare un CMS ad un cliente ed istruirlo all’uso per quelle 2 o 3 operazioni quotidiane non è sempre semplice e banale. Nonostante l’apparente semplicità, i diversi Content Management System richiedono comunque una buona dose di pratica da parte dell’utente finale. In caso di difficoltà da parte di quest’ultimo può capitare quindi che venga contattato il fornitore che, a seconda dei casi, spiega le procedure corrette oppure provvede direttamente alla modifica o all’inserimento dei contenuti. E’ superfluo sottolineare che, in entrambe i casi, viene meno uno dei principali vantaggi per i quali è stato pensato il CMS.
  • Prestazioni : e’ inutile usare un CMS per presentare contenuti statici. Un CMS di default si basa su linguaggi di scripting server side (ad esempio PHP) che recupera i contenuti da un Database (ad esempio MySQL). Tutto ciò comporta un enorme consumo di risorse (CPU, RAM, latenza I/O) e sicuramente in un sito con molto traffico può portare a rallentamenti notevoli e ad un’esperienza di navigazione sicuramente non soddisfacente.
  • Manutenzione : la manutenzione di un CMS spesso è a dir poco complessa e dispendiosa. Pensiamo ad esempio di dover migrare una community creata su Joomla ramo 1.0 alla 1.5 e dopo un anno scarso alla 1.6 (nuovo ramo non compatibile con la 1.5). Operazioni complessissime. Niente migrazioni native che possano funzionare al primo colpo se non con una buona dose di pazienza e perseveranza (e molto denaro da investire sull’esperto che curerà la migrazione). Incompatibilità totali tra moduli e template con le nuove release fanno di alcuni CMS la scelta peggiore per siti che ambiscono a non “morire” entro un paio di anni.

Considerazioni finali

La scelta dello strumento adatto alla realizzazione di un’idea è sempre un passaggio delicato all’interno di un progetto web. La Rete è inoltre piena di discussioni e guerre di religione tra i sostenitori di questo o di quel CMS.

A mio avviso invece è utile fare un passo indietro e valutare, in prima istanza, se vale la pena adottare uno tra i CMS che offre il mercato. Il rischio infatti è quello di lasciarsi tentare da una strada in discesa che rende veloce e rapido l’avvio di un progetto ma che, in futuro, può tramutarsi in un ripido e tortuoso sentiero di montagna.

E’ quindi opportuno valutare e tenere sempre presenti:

  1. le reali esigenze del cliente;
  2. la struttura organizzativa del cliente, le competenze e le risorse che è disposto ad impiegare per la gestione del sito;
  3. l’importanza di ridurre il più possibile la complessità;

 

Fatta a tavolino una buona analisi, valutando risorse disponibili ed aspettative si può finalmente scegliere quale strategia usare per la realizzazione di un sito graficamente piacevole, funzionale e mantenibile nel tempo.

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