Il mercato dell’ecommerce è un mercato sempre in forte crescita. I rischi sono molti però ed i risultati non sono mai certi pur essendo facilmente abbagliati dalle potenzialità del commercio elettronico, se non si pianifica a puntino tutto ciò che è bene fare e non fare.
Detto questo, si può dire che non esiste di fatto un “momento giusto” ma piuttosto un “modo giusto“.
Che succede in Europa ?
Secondo la ricerca del Centre of Retail Research commissionata da Kelkoo, le vendite online sono salite del 22% in Europa nel 2009 e dovrebbero salire del 20% nel 2010.
In Francia il picco è salito addirittura del 33% confermando quello che sembra essere una nuova tendenza europea.
E in Italia ?
Il nostro paese manco a dirlo risulta agli ultimi posti in classifica. Se ad esempio in Gran Bretagna il 9,5% delle vendite sono state online, in Italia siamo ad uno scarso 0,8%.
Come mai tutta questa differenza ?
Essenzialmente i motivi possono essere ricercati in due fattori :
Psicologico e tecnologico.
Psicologico perchè è vero che essendo un paese “vecchio” (nel senso buono del termine) molti degli acquisti vengono fatti alla vecchia maniera recandosi di persona dal solito venditore di fiducia da cui ormai dopo anni di fidelizzazione siamo magari anche amici preferendo (anche giustamente a volte) spendere qualcosa di più pur avendo il sollievo di un buon consiglio e la sicurezza di evitare grattacapi nella fase post vendita.
Oltretutto è ormai luogo comune che la rete sia insicura e che gli acquisti online siano spesso sinonimo di truffe, raggiri, fregature e mancanza di assistenza nel caso ci fossero inconvenienti una volta recapitata la merce.
Tecnologico perchè se è vero che un ecommerce si basa per sua natura su Internet è altrettanto vero che siamo un paese “del terzo mondo” in ambito di banda larga, con un digital divide enorme in cui si fa prima a “non usare internet” piuttosto che essere costretti a navigare snervantemente con connessioni dialup 56k.
Emerge dunque che la “tradizione” unita ai motivi psicologici e tecnologici portano l’imprenditore a fare scelte drastiche e spesso errate.
- La prima sbagliata è quella di non allestire un ecommerce.
- La seconda sbagliata è quella di allestirlo scegliendo soluzioni improvvisate e non professionali (risparmiando sui costi) che già al primo impatto non danno quella sicurezza e professionalità che il cliente ESIGE quando deve far fiducia a chi ancora non conosce.
Presentarsi con un ecommerce valido, funzionante, piacevole graficamente, ovvero PROFESSIONALE e non di carattere amatoriale è il primo passo verso un progetto che miri al successo.
Offrire solo dei prezzi vantaggiosi al giorno d’oggi non basta. Per conquistare la fiducia dei clienti bisogna puntare soprattutto sulla sicurezza e sulla semplicità dell’interazione tra l’utente e il sito.
“Offrire solo dei prezzi vantaggiosi al giorno d’oggi non basta. Per conquistare la fiducia dei clienti bisogna puntare soprattutto sulla sicurezza e sulla semplicità dell’interazione tra l’utente e il sito.”
Corretto!
Se pensiamo che il modo migliore per emergere è fare leva solo sul prezzo (politica di pricing per gli addetto ai lavori) partiamo già col piede sbagliato nel caso l’eCommerce sia il business scelto.
E’ vero che il prezzo è uno delle leve del marketing ma il giusto bilanciamento delle ulteriori leve a raggiungere l’obiettivo della vendita per cui il marketing e la sua strategia viene definita.
Ricordiamoci infine che siamo ormai lontanti dalle canoniche 4P specie oggi. Prendersi cure dei propri pubblici è la vera strategia da perseguire. Oggi più che mai non si vendono prodotti ma lifestyle e brand.